Nel 1955 il CIO assegnò a Roma i giochi olimpici del 1960; la città era sostanzialmente sprovvista di impianti sportivi destinati ad accogliere una competizione sportiva di tale genere. Di fatto essa vantava solo lo Stadio dei Centomila, oggi Olimpico, appena costruito, e il vecchio Stadio Nazionale, ormai obsoleto, che sorgeva nelle immediate vicinanze del luogo designato per costruirvi il villaggio olimpico, e che fu demolito per costruire al suo posto lo stadio Flaminio.
Fu deciso che la zona compresa tra via Flaminia e i monti Parioli, che fronteggiava dall’altra parte del Tevere il Foro Italico, fosse destinata a ospitare parte degli impianti e le infrastrutture come per esempio gli alloggi per gli atleti. Tra i progettisti strutturali più attivi nell’urbanizzazione di tale zona un grosso ruolo ebbe Pier Luigi Nervi che realizzò il viadotto di Corso Francia nel tratto tra ponte Flaminio e la collina dei Parioli, il rinnovato stadio Flaminio e, giustappunto, il Palazzetto dello Sport.
Particolare dei cavalletti di sostegno della copertura
Il progetto presentato dall’architetto Annibale Vitellozzi, già progettista dello Stadio dei Centomila, con la decisiva consulenza dell’ingegnere Pier Luigi Nervi, che si occupò di tutte le realizzazioni statiche in cemento armato, consisteva in un impianto circolare di poco meno di 60 metri di diametro, non dissimile dal coevo Palazzo dello Sport di Marcello Piacentini e dello stesso Nervi ma, a differenza di quest’ultimo, sovrastato da una cupola di copertura che deborda dal perimetro della sala di circa 10 metri; il diametro della copertura esterna è di circa 78 metri e l’area complessiva dell’impianto è di circa 4 800 metri quadri.
Una fase di Stati Uniti - Italia di pallacanestro alle Olimpiadi di Roma, 1960
Tale copertura è realizzata completamente in cemento armato ed è prefabbricata secondo moduli dalla forma a spicchio, più larghi verso l’esterno per poi stringersi verso il centro della calotta; a sostenere la copertura sono 36 cavalletti a forma di Y, disposti lungo il perimetro dell’impianto a una distanza angolare di 10 gradi e lineare di 6,30 metri l’uno dall’altro; i cavalletti sono inclinati secondo la tangente al punto di intersezione con la calotta in cemento.
La sala è in gradinata unica e il terreno di gioco, in parquet, si trova ribassato rispetto al piano stradale; concepito per ospitare un numero di spettatori variabili tra i 4 000 e i 5 000, il Palazzetto dello Sport ospitò le gare di pallacanestro e sollevamento pesi dei giochi olimpici del 1960 di Roma.
I lavori di costruzione, iniziati nel luglio 1956, terminarono il 15 settembre 1957 e permisero all’impianto di essere il primo, tra quelli concepiti per l’Olimpiade, a essere completato. Le opere strutturali in cemento furono realizzate dalla Nervi & Bartoli, mentre la Siemens si occupò dell’impianto di diffusione audio interno; la Barbieri installò gli impianti di condizionamento, riscaldamento e ricircolo aria e la Electra si occupò di tutti i lavori di illuminotecnica ed elettricità. Il costo totale dell’impianto ammontò a 263 milioni di lire dell’epoca.
L’architetto Bruno Zevi paragonò il Palazzetto al Pantheon, suggerendo analogie e paralleli con l’edificio di Adriano: partendo dalle stesse premesse (sala cilindrica sovrastata da una cupola) Zevi rilevò che, laddove il Pantheon racchiude e sottende una forma sferica, la struttura di Nervi e Vitellozzi comprende un emisfero in cui la luce entra lateralmente (e non verticalmente come accade nel Pantheon) e ne allarga idealmente lo spazio, attenuandone l’effetto monumentale. Giuseppe Vaccaro trattò invece delle caratteristiche spaziali dell’edificio, che non permettono un preciso riferimento all’osservatore, il quale ha l’impressione che le dimensioni dell’impianto si riducano al suo avvicinarsi ad esso.
Informazioni | |
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Ubicazione | Piazza Apollodoro I-00199 Roma Italia |
Inizio lavori | 1958 |
Inaugurazione | 1960 |
Struttura | Impianto coperto |
Costo | ₤ 263 000 000 |
Mat. del terreno | Parquet |
Area dell'edificio | 2 650 m² |
Area totale | 4 800 m² |
Proprietario | Comune di Roma |
Progetto | Annibale Vitellozzi |
Prog. strutturale | Pier Luigi Nervi |
Costruttore | Ingg. Nervi e Bartoli Spa |
Uso e beneficiari | |
Pallacanestro | Virtus Roma |
Pallavolo | M. Roma Volley Club Italia |
Capienza | |
Posti a sedere | 3 500 |
(fonte: it.wikipedia.org)